"La Corte suprema amministrativa ha respinto l'appello del consorzio Gas Development and Expansion in Bulgaria sulla decisione numero 741 dell'Autorità di regolamentazione della concorrenza ed ha archiviato la causa”, ha affermato la Corte.
Viene sottolineato che la decisione è legata alla “mancata volontà di appellarsi dalla parte del consorzio Gas Development and Expansion in Bulgaria, il che è stato stabilito grazie ad una richiesta inviata dalla filiale bulgara Completions Development, che fa parte del consorzio”. La Completions Development è affiliata alla Pipe Metallurgical Company (TMK) russa.
Lo scorso gennaio la società energetica bulgara Bulgartransgaz ha preso una decisione definitiva sulla costruzione di un nuovo gasdotto dal confine con la Turchia alla Serbia, che riceverà gas dal Turkish Stream. La Bulgaria, come aveva detto la presidente del parlamento bulgaro Tsveta Karayancheva a giugno, prevede di completare la costruzione dell’estensione balcanica del Turkish Stream entro la fine del 2020.
I risultati della gara sono stati oggetto di ricorso da parte del secondo concorrente Gas Development and Expansion in Bulgaria. Proprio questo appello è stato respinto martedì dal tribunale locale.
Il progetto Turkish Stream prevede la costruzione di un gasdotto costituito da due linee con una capacità di 15,75 miliardi di metri cubi ciascuna. La prima linea rifornirà di gas i consumatori turchi, la seconda porterà il gas ai paesi dell'Europa meridionale e sud-orientale. L'inaugurazione del gasdotto è pianificata entro la fine del 2019.