L'Iraq ha negato le notizie dei media che affermano che il suo territorio è stato utilizzato per lanciare i droni che hanno attaccato sabato scorso le strutture petrolifere dell'Arabia Saudita, secondo quanto riferito da un servizio stampa del Primo Ministro iracheno pubblicato su Twitter.
"L'Iraq nega le notizie sulla stampa e sui social network che il suo territorio sia stato utilizzato per attaccare le strutture petrolifere in Arabia Saudita usando dei droni", si legge nel tweet.
Dice anche che la costituzione dell'Iraq non consente l'uso del suo territorio per azioni aggressive nei confronti dei vicini. Le autorità irachene hanno istituito un comitato per monitorare i rapporti e gli ultimi eventi relativi all'attacco di droni alle strutture petrolifere dell'Arabia Saudita.
ينفي العراق ما تداولته بعض وسائل الإعلام والتواصل الاجتماعي عن استخدام اراضيه لمهاجمة منشآت نفطيّة سعوديّة بالطائرات المُسيّرة ...
— المكتب الاعلامي لرئيس الوزراء 🇮🇶 (@IraqiPMO) September 15, 2019
L'Iraq esorta anche le parti in guerra nello Yemen a trovare una soluzione pacifica al conflitto e ad astenersi da "attacchi reciproci che causano un enorme danno alle strutture e alle persone".
Due droni hanno attaccato le strutture petrolifere dell'Arabia Saudita sabato notte, causando gravi incendi e interrompendo la produzione di petrolio. Gli Houthi dello Yemen hanno rivendicato la responsabilità degli attacchi, ma gli Stati Uniti hanno incolpato l'Iran per l'incidente. Teheran ha respinto le accuse.