Diplomatico russo reagisce a parole ambasciatore Usa su bombardamenti in Serbia del 1999

© AP Photo / Dimitri MessinisБомбардировка Белграда силами НАТО
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Con un post su Facebook la portavoce ufficiale del ministero degli Esteri russo ha reagito alle parole di Kyle Scott, secondo cui i serbi dovrebbero guardare i raid della NATO contro la Jugoslavia nel 1999 "da una prospettiva più ampia".

La portavoce del dicastero diplomatico russo Maria Zakharova ha pubblicato un post su Facebook per commentare l'intervista del capo della missione diplomatica statunitense a Belgrado Kyle Scott al giornale locale Kurir, in cui ha parlato dei bombardamenti della Nato contro la Serbia nel 1999 ed ha commentato le relazioni bilaterali.

"In effetti gli Stati Uniti devono prima scusarsi con quelli che sono stati bombardati, pagare i risarcimenti per le vittime, nonché per i feriti e le persone che hanno sofferto a seguito delle granate e bombe all'uranio impoverito. Solo a quel punto, dopo aver creato le basi giuste, possono fare esortazioni "per andare avanti", ha scritto il diplomatico.

In precedenza Scott, commentando i bombardamenti dell'ex Jugoslavia da parte delle forze NATO, ha affermato che "né la Serbia né gli Stati Uniti possono riportare il tempo indietro", tuttavia entrambe le parti possono vedere gli eventi del 1999 "da una prospettiva più ampia".

Al contempo l'ambasciatore ha invitato i due Paesi ad andare avanti, rilevando che esiste una "buona base" e che esistono "forti legami storici e culturali" tra la Serbia e gli Stati Uniti.

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