Lampedusa è il porto sicuro, il “place of safety” scelto dal Viminale per far approdare la Ocean Viking e far sbarcare gli 82 migranti soccorsi l'8 settembre scorso e rimasti a bordo per sei giorni.
Si sta valutando se la nave di Sos Mediterranea e Medici senza frontiere potrà entrare direttamente in porto o se verrà effettuato il trasbordo delle persone sulle motovedette della Guardia costiera.
La decisione del ministero degli Interni rappresenta il primo banco di prova dopo la politica dei “porti chiusi” del precedente governo giallo-verde (e in particolare del ministro Salvini) davanti a ogni arrivo delle navi ong nel Mediterraneo: si sbarca soltanto dopo la ripartizione dei migranti tra i Paesi europei.
🔴BREAKING: le autorità Italiane hanno appena offerto a #OceanViking un porto sicuro di sbarco.
— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) September 14, 2019
Dopo sei giorni dal primo soccorso, gli 82 naufraghi a bordo presto sbarcheranno a #Lampedusa.@MSF_Sea & @SOSMedIntl sono sollevate. pic.twitter.com/D94brZqBNV
La distribuzione prevede che il 25% andrà in Francia e un altro 25% in Germania, il resto suddiviso tra i Paesi che offriranno la loro disponibilità. L'Italia ne ospiterà il 10%.
Il meccanismo della ripartizione è ancora da definire, dovrebbe rappresentare un accordo di base tra Italia, Malta, Francia e Germania che si incontreranno ancora per discutere il 23 settembre prossimo.