Nel pomeriggio di ieri l'imbarcazione delle due ong ha soccorso un totale di 50 persone, tra cui anche 12 minorenni e una donna incinta, che si trovavano in difficoltà a bordo di un gommone andato in avaria al largo delle coste libiche.
Il nuovo governo si troverà adesso a dover dunque gestire una bella gatta da pelare, poiché si tratta del primo salvataggio effettuato dalla nave di una ong dopo la sua entrata in carica.
Fino ad ora, come è noto, l'ex ministro degli Interni Matteo Salvini ha sempre tenuto fede alla sua linea dura in materia di immigrazione, firmando a più riprese il divieto di ingresso in acque italiane per le imbarcazioni con a bordo clandestini.
Adesso Luciana Lamorgese, a capo del dicastero dopo l'uscita di scena di Salvini, dovrà prendere un'importante decisione, scegliendo se rispettare o meno al decreto Sicurezza bis.
L'atto, che dovrebbe essere poi controfirmato dai ministri Paola De Micheli (Trasporti) e Lorenzo Guerini (Difesa), avrà un grandissimo valore politico.
Se non firmato, esso determinerebbe un segnale di profonda discontinuità in materia di immigrazione rispetto al precedente esecutivo; oppure, al contrario, potrebbe segnare una seconda battuta d'arresto in questo ambito, dopo che giovedì scorso alla nave Ala Kurdi, con a bordo 13 naufraghi, era già stato negato un porto sicuro.
Mentre si attende una decisione dal Viminale, le ong proprietarie della Ocean Viking hanno informato l'opinione pubblica dell'avvenuto salvataggio a mezzo Twitter.
BREAKING: @SOSMedIntl and @MSF_Sea have just rescued 50 people from a boat in distress in intl. waters off the coast of #Libya. The rescue took nearly three hours to complete. 12 children under the age of 18 & one pregnant woman are among those now safely onboard the #OceanViking pic.twitter.com/orEXzK0IHN
— SOS MEDITERRANEE (@SOSMedIntl) 8 сентября 2019 г.
Ad agosto la nave Ocean Viking, in servizio da luglio, ha salvato 356 migranti, che in seguito sono stati ridistribuiti tra Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Portogallo e Romania.