I manifestanti di Hong Kong anti-Pechino hanno chiesto aiuto al presidente degli Stati Uniti Donald Trump durante un corteo per le strade della città, riporta la BBC.
Una volta giunti in prossimità del Consolato Generale degli Stati Uniti, hanno iniziato a sventolare le bandiere a stelle e strisce, a cantare l'inno statunitense e chiedere all'America di "liberare" Hong Kong dalla Cina.
Protesters in Hong Kong wave US flags as they march on the US Consulate to call for help from the Trump administration in ending a three-month stand off with the government. https://t.co/k3XnnAnPUn pic.twitter.com/r0yUJSCSbq
— CNN International (@cnni) September 8, 2019
Tra i manifestanti si segnalavano cartelli con scritte come: "President Trump, please save Hong Kong" ("Presidente Trump, per favore, salvi Hong Kong") e "Make Hong Kong great again" ("Fai Hong Kong di nuovo eccezionale"), riprendendo il celebre slogan usato dal presidente americano durante la campagna elettorale del 2016.
Le proteste, che durano ormai da 14 settimane consecutive, proseguono nonostante la leadership di Hong Kong abbia eseguito ad una delle richieste chiave dei manifestanti: è stato ufficialmente ritirato il disegno di legge sull'estradizione, la scintilla da cui sono partite le proteste anti-cinesi.
Posizione di Pechino
La Cina esorta gli altri Paesi, in particolare gli Stati Uniti, a non immischiarsi, sostenendo che la situazione ad Hong Kong, ex colonia britannica tornata alla Cina nel 1997, è esclusivamente una questione interna.
Possibili sanzioni Usa contro la Cina
I manifestanti chiedono agli Stati Uniti di approvare il disegno di legge "Hong Kong Human Rights and Democracy Act", che i senatori democratici introdurranno al Congresso la prossima settimana.
Se la legge verrà approvata e firmata dal presidente Trump, i funzionari cinesi potrebbero essere colpiti dalle sanzioni unilaterali statunitensi se ritenuti responsabili della repressione delle libertà ad Hong Kong.