L'aereo con la ‘Squadra Azzurra’ è atterrato all'aeroporto di Zvartnots di Yerevan ieri, mercoledì 4 settembre, alle 17:00 circa. I colleghi di Sputnik Armenia hanno avuto la possibilità di vedere i nostri calciatori solo da lontano scortati dalla polizia dal terminal all’autobus per poi subito ripartire alla volta del ritiro. Ci sono rimasti un po’ male perché avrebbero voluto intervistare i nostri campioni, che anche qui nel Caucaso hanno un grande seguito e sono molto stimati.
"Non è colpa nostra, sono le direttive della Federazione Italiana Calcio", hanno detto i poliziotti ai colleghi armeni che si sono dovuti accontentare di intervistare e fotografare i coloriti tifosi, recatisi in aeroporto con le stesse speranze dei cronisti.
Quali i fan più sfegatati ad aspettare i nostri giocatori in aeroporto? Non gli italiani che, pur non essendo pochi gli imprenditori, i lavoratori e le coppie miste che vivono qui, si presenteranno direttamente allo stadio, nè gli armeni, presenti sì ma abbastanza contenuti pur se entusiasti, ma, chi lo avrebbe mai detto, gli iraniani.
Uno di loro, in divisa da giocatore della nazionale italiana, con tanto di pettinatura alla Baggio dei bei tempi, ha provato ad intercettare i nostri giocatori e forzare i blocchi armato di album di figurine dei calciatori.

Se ai giocatori non è dato di intrattenersi con gli intervistatori, è pur vero che la delegazione italiana scesa dall’aereo era composta anche da altri cronisti al seguito per cui i colleghi armeni hanno almeno avuto modo di scambiare qualche opinone con questi:
"Beh, come farete con la linea difensiva? Chiellini non è venuto", chiedono i nostri di Sputnik Armenia. "Sì, certo, non lo stesso con lui o senza di lui. Però la nostra difesa è comunque forte. Non siamo troppo preoccupati", risponde uno dei giornalisti italiani.
"Florenzi, Mancini, Pellegrini... i giocatori della Roma hanno già incontrato Mkhitaryan?..." chiedono, e la risposta:“Forse lo conoscono già, forse si sono già visti nel club. Ma non crediamo abbiano ancora avuto il tempo di allenarsi mai insieme", e così via lo scambio di informazioni tra le due delegazioni giornalistiche è andato avanti per un po’.
All'uscita dall'aeroporto ancora una nota di colore: due ragazzi in maglia e sciarpa giallo-rossa della Roma. Finalmente un paio di tifosi italiani? No, anche questi provenienti dall'Iran e anche questi a caccia dell’autobus dei giocatori italiani.

"Diteci solo in quale hotel sono andati", chiedono ai colleghi armeni, "Siamo della provincia di Mazandaran, abbiamo un fan club della Roma lì. A Teheran abbiamo anche una squadra, guarda un po’ si chiama AS Roma", dicono in inglese.
I colleghi armani giurano che ad un certo punto uno dei tifosi iraniani, che si chiama Hafez, abbia detto in discreto italiano: “Ho imparato l'italiano, perché Totti e De Rossi parlano italiano. Ecco i loro tatuaggi".

Infine gli iraniani proseguono con elogi a Henrix Mxit'aryan, il giocatore armeno che gioca con la Roma, e ripartono all’inseguimento dell’autobus degli azzurri.







Lo stadio segna il tutto esaurito, i biglietti sono già tutti venduti. La partita, valida per le qualificazioni a Euro 2020, inizia stasera ore 18.00 in Italia. Si preannuncia una colorita festa di sport e amicizia.