"Il Comitato per le tariffe del Consiglio di Stato cinese ha deciso di introdurre commissioni aggiuntive del 10% e 5%", si legge in un comunicato del dicastero delle Finanze cinese.
Questa mossa è una risposta alla decisione di Washington di imporre dazi del 10% sulle importazioni di beni cinesi per 300 miliardi di dollari. Come i dazi americani, le nuove aliquote cinesi saranno applicate rispettivamente a partire dal 1° settembre e 15 dicembre.
"Le azioni erronee degli Stati Uniti hanno portato ad ulteriori tensioni in campo economico-commerciale, minando seriamente gli interessi non solo della Cina e degli Stati Uniti, ma di tutto il mondo", si evidenzia nel comunicato.
Inoltre Pechino introdurrà nuovamente dazi addizionali del 25% e del 5% su automobili e componenti americani, ha affermato il ministero delle Finanze cinese.
Subito è arrivata la reazione di Trump via Twitter.
"Il nostro Paese ha perso stupidamente, miliardi di dollari con la Cina per molti anni. Hanno rubato la nostra proprietà intellettuale per centinaia di miliardi di dollari all'anno e vogliono continuare. Non permetterò che accada! Non abbiamo bisogno della Cina e, francamente, è lontana..."
Our Country has lost, stupidly, Trillions of Dollars with China over many years. They have stolen our Intellectual Property at a rate of Hundreds of Billions of Dollars a year, & they want to continue. I won’t let that happen! We don’t need China and, frankly, would be far....
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) August 23, 2019
Gli indici azionari statunitensi stanno scendendo bruscamente sullo sfondo delle minacce del presidente Donald Trump contro la Cina.
Alle 17.15 dell'orario italiano, il Dow Jones è sceso dell'1,3%, l'indice S&P 500 dell'1,42% mentre il Nasdaq ha ceduto l'1,63%.
Trump ha inoltre chiesto alle aziende statunitensi di cercare alternative alla Cina nel loro business.