Tre quarti dei tedeschi intervistati dall’agenzia demoscopica Emnid e pubblicato sulla Bild, affermano che un ritiro di truppe statunitensi non li lascerà affatto affranti nel caso, paventato da Washington, che l’esercito statunitense decidesse di spostare tutte le sue risorse in Polonia. Solo il 18% degli intervistati, contro il 74%, ha affermato che la presenza militare americana rafforza il proprio senso di sicurezza.
In precedenza, due ambasciatori americani a Berlino, Georgette Mosbacher a Varsavia e Richard Grenell, avevano lasciato intendere che il trasferimento delle forze statunitensi nella vicina Polonia avrebbe potuto essere una possibilità, dato che Washington è sempre più critica nei confronti della Germania per il suo scarso impegno e concorso alla spesa per la difesa.
All’epoca i diplomatici avevano spiegato che mentre Berlino non riesce a raggiungere l’obiettivo della spesa militare pari al 2% del PIL, la Polonia invece è in linea con le richieste e si sta rivelando il Paese ideale per ospitare il contingente americano.
L’opposizione tedesca, per voce di Dietmar Bartsch aveva ribattuto dicendo che: “se gli americani sposteranno i soldati, dovranno anche portarsi via le testate nucleari”.
La rivelazione potrebbe risultare abbastanza preoccupante per il Bundeswehr (Forze armate della Repubblica Federale tedesca) già impegnato ad affrontare quotidianamente le critiche dei media per forze aeree a terra per mancanza di velivoli e manutenzione, mezzi pesanti in avaria, soldati non idonei, addestramenti insufficienti.
La mancanza di fiducia nelle proprie forze di difesa a quanto pare non è stato tuttavia motivo sufficiente per indurre la maggioranza degli intervistati a giudicare negativamente l’ipotesi che il contingente americano possa lasciare il proprio territorio.