Come ha riportato ieri il Wall Street Journal, il presidente statunitense Donald Trump, che si recherà in Danimarca con una visita ufficiale, ha discusso con i suoi consiglieri l’utilità di un ipotetico acquisto della Groenlandia da parte degli USA. A quanto si apprende, “molti dei suoi consiglieri hanno sostenuto l’idea”, dicendo che tale iniziativa potrebbe essere economicamente vantaggiosa. Altri rappresentanti della cerchia del leader americano hanno espresso la convinzione che l’acquisto dell’isola non potrà mai avere successo.
“Siamo aperti agli affari ma non ci vediamo”, cita Reuters il commento rilasciato da Ane Lone Bagger, il ministro degli Esteri della Groenlandia, regione autonoma del Regno di Danimarca.
Secondo il giornale statunitense, alla luce delle domande di Trump, i suoi consiglieri in particolare hanno discusso se Washington potesse "espandere la sua presenza militare nell'Artico" mediante l'acquisto della Groenlandia.
La fonte dello WSJ crede che Donald Trump sia interessato all’idea in quanto l’isola è ricca di risorse naturali e l’acquisto della Groenlandia gli conferirebbe la medesima eredità del suo predecessore Dwight Eisenhower che aveva annesso l’Alaska agli Stati Uniti nel 1867 proprio tramite l’acquisto.
I politici danesi hanno considerato l'interesse di Trump per l'acquisto della Groenlandia come un inverosimile scherzo.
"Dev'essere un pesce d'aprile... Ma completamente fuori stagione!", ha scritto su Twitter l'ex premier Lars Lokke Rasmussen.
It must be an April Fool’s Day joke ... but totally out of sesson! https://t.co/ev5DDVZc5f
— Lars Løkke Rasmussen (@larsloekke) August 15, 2019
La Groenlandia è un territorio ricco di risorse naturali, come petrolio e gas (si stima una capacità di 50 miliardi di barili), secondo i dati raccolti nel 2008 dal US Geological Survey. Le sue calotte di ghiaccio, inoltre, contengono il 10% di acqua del pianeta, altra risorsa cruciale.
Gli Stati Uniti hanno già fatto un tentativo di acquistare l’isola nel 1946. Il Congresso appoggiò la Casa Bianca che propose la vendita dell'isola alla Danimarca per 100 milioni di dollari in oro. Tuttavia, l’offerta del presidente Truman fu rifiutata.