Trump: gli Usa non sono pronti a siglare un accordo commerciale con la Cina

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Gli Stati Uniti continuano a dialogare con la Cina ma al momento non sono pronti a concludere un accordo commerciale. Lo ha dichiarato oggi il presidente americano Donald Trump durante un incontro con i giornalisti sul prato meridionale della Casa Bianca.

“Con la Cina va tutto bene. Stiamo parlando con la Cina. Non siamo pronti a siglare un accordo commerciale, ma vedremo cosa accadrà in futuro”, ha affermato il presidente statunitense Donald Trump.

Inoltre, il presidente non ha escluso che il prossimo round di colloqui commerciali tra gli Stati Uniti e la Cina, previsto per settembre, possa essere annullato.

"Se sarà cancellato oppure no, lo vedremo più avanti", ha detto Trump rispondendo alla domanda di un giornalista. Allo stesso tempo, l'inquilino della Casa Bianca ha spiegato che al momento l'intenzione di tenere questo incontro resta in piedi.

Il primo agosto scorso il presidente degli Usa Donald Trump aveva annunciato che dal primo settembre saranno introdotti dazi del 10% su prodotti cinesi importati negli Usa per un valore di 300 miliardi di dollari. Dal 5 agosto la Banca centrale cinese ha cominciato ad abbassare il prezzo dello yuan, la valuta nazionale cinese, e ieri il tasso di cambio si è avvicinato alla soglia psicologica, pari a 7 yuan per un dollaro Usa. Trump ha accusato la Cina di aver manipolato il tasso di cambio.

Alla domanda dei giornalisti se avesse intenzione di svalutare il dollaro, il presidente americano ha risposto: "No, non lo farei".

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Gli Usa e la Cina sono entrati in una guerra commerciale da giugno 2018, quando Trump ha annunciato l’imposizione di dazi sulle importazioni cinesi per un valore di $50 miliardi nel tentativo di bilanciare il deficit commerciale. Da allora, i due paesi hanno varato a più riprese tariffe restrittive sulle rispettive merci.

I presidenti degli Stati Uniti e della Cina si sono incontrati a margine del vertice del G20 di Osaka a giugno, quando Trump aveva dichiarato di essere pronto a raggiungere un accordo commerciale reciprocamente accettabile.

Il 1° agosto però Trump aveva annunciato che dal 1° settembre entreranno in vigore nuovi dazi del 10%, per il valore di 300 miliardi di dollari, incolpando la Cina di non aver mantenuto la promessa di aumentare gli acquisti di prodotti agricoli statunitensi.

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