Il Presidente Trump esterna tutta la sua soddisfazione come di consueto via twitter:
Wow! Big VICTORY on the Wall. The United States Supreme Court overturns lower court injunction, allows Southern Border Wall to proceed. Big WIN for Border Security and the Rule of Law!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) July 26, 2019
Wow! La Corte Suprema degli Stati Uniti contrasta l'ingiunzione della corte inferiore e permette al Southern Border Wall di procedere. Grande vittoria per la sicurezza alle frontiere e per il diritto!
La questione, definita una volta per tutte con questa decisione della Corte Suprema avvenuta il 27 luglio, era iniziata lo scorso febbraio quanto si era verificata l’emergenza al confine con il Messico dopo mesi di battaglia con il Congresso conclusasi con lo stallo del famoso ‘shutdown’ (blocco delle attività amministrative). Per far fronte a tale emergenza il Governo aveva rivendicato il diritto di poter usare fondi da altre agenzie governative. A questa ipotesi paventata dal Presidente erano seguite azioni legali, la più importante di tutte messa in atto dalla stessa Camera dei deputati. La recente decisione della Corte Suprema dà quindi ragione al Presidente ed ammette la possibilità di utilizzare fondi destinati al Pentagono per la costruzione del muro.
Il muro tra Stati Uniti e Messico
Il muro, chiamato anche Barriera di separazione tra Stati Uniti e Messico, o muro di Tijuana, è una costruzione che ebbe inizio nel lontano 1990 durante la presidenza Bush Senior. Il primo tratto, in zona San Diego, di 23 km, venne completato nel 1993. Durante la presidenza Clinton la barriera fu sviluppata ulteriormente. Vennero anche aggiunte presenze di forze di polizia fisse. L’intero confine tra USA e Messico è lungo ben 3.140 km. Si calcola che solo tra il 2003 e 2004 siano state arrestate più di mezzo milione di persone mentre cercavano di attraversare illegalmente il confine.