I due americani, Elder Finnegan Lee e Christina Gabriel Natale Hjort, accusati dell’omicidio del vice brigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, resteranno in carcere a seguito della convalida del fermo da parte del gip di Roma Chiara Gallo.
I due ragazzi di 18 e 19 anni sono stati fermati nella stanza d’hotel dove pernottavano. All’interno della stanza dopo le ricerche delle forze dell’ordine è stata trovata l’arma del delitto, un coltello di notevoli dimensioni, nascosta nel controsoffitto.
Elder Lee, l’esecutore materiale dell’aggressione che ha portato alla morte del carabiniere, risulta essere utilizzatore di psicofarmaci, e all’interno della camera in cui alloggiavano i due sono state trovate due confezioni di Xanax, noto ansiolitico.
Entrambi gli accusati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere davanti al Gip.
A quanto risulta dall’autopsia effettuata all’istituto di medicina legale del Verano a Roma è emerso che il carabiniere è morto per una forte emorragia.
L’omicidio
I giovani girovagavano nella zona di Trastevere cercando della droga, e dopo essere stati ingannati da uno spacciatore con dell'aspirina, hanno deciso di rubare lo zaino al pusher nel tentativo di recuperare i soldi spesi.Il vicebrigadiere 35enne Mario Cerciello Rega, assieme a un collega, si era presentato in borghese all'appuntamento che lo spacciatore derubato dai due ragazzi aveva fissato con la speranza di recuperare il suo zaino. Uno dei due, nel momento in cui i carabinieri si sono fatti riconoscere, ha estratto il coltello e aggredito il vicebrigadiere.
Il militare è stato portato all'ospedale del Santo Spirito dove, nonostante i soccorsi, è deceduto. A essere fatale è stato un colpo sferrato al cuore.
I funerali
I funerali di Mario Cerciello Rega si svolgeranno lunedì 29 luglio alle 12 a Somma Vesuviana nella chiesa di Santa Croce in via Santa Maria del Pozzo 114. Proprio qui il carabiniere si era sposato un mese e mezzo fa.
A.N.