Gli scienziati dell'ospedale Kangbuk Samsung di Seoul, capitale della Corea del Sud, hanno affermato che anche con un leggero aumento dei livelli di zucchero nel sangue aumenta notevolmente la probabilità di cancro al pancreas. Lo hanno spiegato in un articolo pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism.
I ricercatori hanno studiato i dati di 25,4 milioni di pazienti che si sono sottoposti a un esame preventivo dal 2009 al 2013. Gli scienziati hanno stimato il tasso di incidenza del cancro del pancreas tra queste persone e lo hanno confrontato con il livello di glucosio a digiuno.
Si è rivelato che il rischio di tumori maligni aumenta non solo ai pazienti con diabete ma anche alle persone sane che consumano molti dolci. In particolare, quantità elevate ma abbastanza normali di glucosio nel sangue sono state associate ad un aumento della probabilità dello sviluppo di cancro del 17%, la condizione pre-diabetica ha aumentato queste probabilità del 50% e il diabete le ha effettivamente raddoppiate.
"Tutti sanno che il diabete favorisce lo sviluppo del cancro al pancreas. La nostra ricerca mostra che una diagnosi precoce dell'iperglicemia e una diminuzione della percentuale di glucosio nel corpo possono prolungare la vita delle persone e ridurre significativamente la diffusione di questa forma di tumore nella popolazione", ha spiegato Cheol-Young Park, ricercatore dell'ospedale Kangbuk Samsung di Seoul.
Park e i suoi colleghi ritengono che per ridurre la diffusione del cancro al pancreas le autorità e i servizi medici di tutti i paesi del mondo debbano iniziare a monitorare attivamente il livello di glucosio nel corpo di tutti i pazienti e non solo nei diabetici.
Quest’anno è stato effettuato un intervento innovativo su due pazienti con neoplasie multiple a Padova. Il vantaggio principale di tale operazione, denominata “pancreasectomia subtotale con preservazione del corpo pancreas”, consiste nella conservazione della parte centrale del pancreas che costituisce circa il 25% della ghiandola, il che diminuisce il rischio del diabete post-operatorio, nonchè la necessità del trattamento insulinico.