"A differenza della pirateria nello Stretto di Gibilterra, le nostre azioni nel Golfo Persico sono finalizzate al rispetto dei regolamenti marittimi internazionali: come ho detto a New York, è l'Iran che garantisce la sicurezza del Golfo Persico e dello Stretto di Hormuz. La Gran Bretagna deve smettere di essere complice del terrorismo economico statunitense", ha scritto Zarif su Twitter.
Unlike the piracy in the Strait of Gibraltar, our action in the Persian Gulf is to uphold int'l maritime rules.
— Javad Zarif (@JZarif) July 20, 2019
As I said in NY, it is IRAN that guarantees the security of the Persian Gulf & the Strait of Hormuz.
UK must cease being an accessory to #EconomicTerrorism of the US.
Il sequestro della petroliera iraniana a Gibilterra
Il 4 luglio, i militari britannici hanno sequestrato al largo della costa di Gibilterra la petroliera iraniana Grace 1, sostenendo che fosse in violazione delle regole internazionali. Il Ministero degli Esteri iraniano ha protestato contro l'ambasciatore britannico a Teheran per la detenzione della nave, e il rappresentante ufficiale del dipartimento Abbas Mousavi ha detto in precedenza che Teheran considera inaccettabile il sequestro della petroliera a causa di sanzioni che non si basano su decisioni dell'ONU. Il viceministro degli Esteri iraniano, Abbas Araqchi, ha dichiarato in una conferenza stampa che la petroliera non trasportava petrolio in Siria.
In precedenza, con riferimento all'agenzia IRNA, è stato riferito che le autorità iraniane avevano annunciato il sequestro della petroliera Stena Impero nello Stretto di Hormuz dopo una collisione con una nave da pesca iraniana. Dopo tutte le procedure necessarie, il Corpo della Marina della Guardia della rivoluzione islamica (i pasdaran, parte delle forze armate iraniane) ha scortato la petroliera fino al porto di Bandar Abbas. Tuttavia, l'equipaggio della petroliera britannica Stena Impero, composta da 23 persone, tra cui cittadini russi, è rimasto a bordo.