"Porrò all’ordine del giorno del prossimo Consiglio dei Ministri la mia proposta di revoca della nomina del sottosegretario Siri. Questo non vuol dire che Siri sia colpevole, è coinvolto in indagini preliminari. Ho incontrato il sottosegretario lunedì sera e ho avuto un lungo colloquio con lui anche per prendere una decisione ponderata", ha dichiarato il premier.
"Ho sempre rivendicato per questo governo un alto tasso di etica pubblica e nel caso di specie il sottosegretario, è normale ricevere suggerimenti per modifiche o introduzione di norme, come governo abbiamo responsabilità di discernere e valutare se queste proposte hanno carattere di generalità o se avvantaggiano il tornaconto di singoli. In questo caso la norma non era generale e astratta, ho quindi valutato la necessità di dimissioni del sottosegretario", ha detto Conte.
"Sin da quando è sorto il caso Siri mi sono chiesto come può il governo del cambiamento affrontarlo. Per me non è affermazione retorica. Significa che il Governo si impegna a realizzare buone pratiche tutelando i cittadini e non interessi di parte", ha aggiunto il Presidente del Consiglio.
Armando Siri, senatore della Lega e sottosegretario ai Trasporti del governo Conte, viene indagato per corruzione.
Il 18 aprile il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, ha disposto il ritiro delle Deleghe al sottosegretario Armando Siri, in attesa che la vicenda giudiziaria assuma contorni di maggiore chiarezza.