Lo rivela un sondaggio dell'agenzia Median, commissionato dall'emittente radiofonica "Cesky rozhlas". Il dato è motivo di sorpresa, giacché la Repubblica Ceca appare spesso tra i paesi Ue più generalmente euroscettici.
Un sondaggio dell'Eurobarometro condotto nella primavera del 2018 mostrava che per il 30 per cento dei cechi l'Ue evoca un'immagine negativa; il numero in questione è più alto della media Ue di ben il 9 per cento. Ciò nondimeno, lo scetticismo non impedisce a quasi due terzi della popolazione ceca di riconoscere i benefici dell'ingresso nell'Unione. I due in assoluto più importanti sono il fatto di poter più facilmente lavorare all'estero e quello di poter viaggiare senza visto e senza controlli alle frontiere.
Un altro vantaggio, riconosciuto dal 70 per cento degli intervistati, è l'accesso ai fondi europei. Due terzi di loro hanno anche evidenziato positivamente la legislazione che ha abolito i costi del roaming nel territorio dell'Ue. Blanka Vancurova, sociologa dell'agenzia Median, sottolinea che sono soprattutto gli elettori di centro-destra dei partiti di opposizione a vedere l'Unione in una luce positiva. Età e istruzione sono altri due fattori rilevanti. I più giovani e i più istruiti sono coloro che mostrano il maggior sostegno all'Europa, un sostegno che in corti demografiche più avanzate e meno istruite declina in modo significativo.
Fonte: Agenzia Nova