Le Femen hanno interrotto il discorso del Ministro della salute tedesco Jens Spahn nella città tedesca di Meldorf, sono salite sul palco lanciando pezzi di carta al funzionario.
Doveva essere un simbolo del denaro che il governo sta “sprecando” nello studio delle conseguenze emotive degli aborti. Il giornale Focus riferisce che su queste note di carta le attiviste hanno scritto le loro idee su come usare i 5 milioni di euro stanziati dal Ministero della salute.
Le donne hanno anche lanciato altri messaggi: “il mio stomaco è mio” e “mio il corpo, mia la scelta”, uno slogan che avevano scritto sulla parte superiore del loro corpo. Hanno cantato una versione di una vecchia canzone famosa tedesca, Wahnsinn, che vuol dire insano, facendo battute sul nome del politico, cantavano “Spahnsinn”.
“Perché mandi delle donne all’inferno?” hanno urlato.
Le guardie di sicurezza hanno rapidamente trascinato via le manifestanti mezze nude, mentre il ministro ha sminuito l'incidente con una battuta tra gli applausi e risate del pubblico.
"Togliersi i vestiti non le porterà lontano con me, non mi fa niente", ha detto il ministro che è sposato con il suo partner.
La sua risposta ha suscitato critiche da parte delle Femen, che accusano il ministro di aver molestato il loro fotografo maschio. Secondo loro, avrebbe detto che “il giovane, che ha raccolto le giacche, che ha filmato tutto, avrebbe dovuto spogliarsi". “Avrebbe avuto più successo con me”, ha scherzato Spahn.
Le attiviste hanno chiesto di abolire il paragrafo 219a del Codice penale, che disciplina la diffusione delle informazioni sugli aborti.
Ciò ha già causato dibattiti tra i partner della coalizione di governo, i socialdemocratici e l'Unione conservatrice Cristiano-democratica di Angela Merkel, insieme all’Unione sociale cristiana bavarese. La sua SPD ha voluto rimuoverlo completamente, mentre l'Unione si è rifiutata di farlo. Tuttavia, entrambe le parti hanno deciso che medici e cliniche potrebbero forse pubblicizzare sui loro siti web la pratica dell'aborto. In questi dibattiti, il Ministero della Salute ha ricevuto cinque milioni di euro per uno studio triennale (2020-2023), destinato a scoprire la "frequenza e la gravità delle conseguenze psicologiche degli aborti”.