L'iceberg, che presto scivolerà via dal ghiacciaio Brant, avrà una superficie di oltre un 1, 500 chilometri quadrati e uno spessore di circa 150-250 metri.
I ricercatori osservano con attenzione la piattaforma del ghiacciaio di Brant dal 2012, da quando è stato osservato un aumento delle crepe, rimaste immutate nei precedenti 35 anni.
La crepa è cresciuta gradualmente e nell'ottobre 2016 è apparsa la seconda: si trova a nord e corre perpendicolarmente alla prima.
Come previsto, le crepe si “incontreranno” nei prossimi due mesi e di conseguenza formeranno un nuovo grande iceberg. Si osserva che la stazione di ricerca britannica Halley sul ghiacciaio Brant è stata spostata a circa 23 chilometri di profondità, al di là della
Secondo i ricercatori, la scissione del ghiacciaio Brant, probabilmente, non è legata al riscaldamento globale: eventi simili, come dicono gli esperti, si presentano di volta in volta e sono parte del processo naturale. Gli scienziati sottolineano che il cambiamento climatico è un problema grave, che colpisce in generale il mondo e in particolare in Antartide.