I promotori delle frontiere aperte ed i sostenitori dell’accoglienza senza limiti forse non se lo aspettavano ma la condanna della loro facile demagogia e la denuncia dei rischi che corrono le società europee (e quelle africane) di fronte all’ondata migratoria, sono stati denunciati da un vescovo africano: Robert Sarah.
Parole di denuncia del fenomeno delle migrazioni e del traffico di carne umana che sono contenute in una intevista rilasciata al giornale francese “Valeurs Actuelles”, nel corso della quale il cardinale ha presentato il suo nuovo libro ” Le soir approche et déjà le jour baisse” (Si avvicina la sera e il giorno è ormai al termine).
Nel corso dell’intervista questo cardinale ha messo anche in guardia dal pericolo della barbarie islamista, che lui ben conosce proveniendo da un paese a maggioranza islamica, e dal pericolo dell’avanzare del materialismo e dalla ideologia consumistica in Europa.
Il cardinale, nel corso della sua intervista, condanna l’atteggiamento delle elite europee che hanno incoraggiato questi flussi migratori, quasi sempre per motivi economici in modo di poter disporre di mano d’opera a basso costo che permette di abbassare i salari. Queste elite non considerano che a loro spetterebbe il compito di difendere l’identità e la cultura di ogni popolo.
Allo stesso modo il cardinale critica la visione globalista che porta alla omologazione dell’umanità ed a tagliare le radici degli uomini, le civiltà dei popoli e il fondamento cristiano di queste civiltà. Al termine di questo percorso non ci puo essere che la autodistruzione.
Ci voleva quindi un vescovo africano per denunciare i principali problemi esistenziali di questa Europa ed a mettersi totalmente controcorrente rispetto alla visione universalista di marca Bergogliana che esalta le migrazioni come “un dono ed una risorsa” per gli europei in genere.
Il cardinale si chiede inoltre come potrebbe essere proprio la Chiesa, la sua Chiesa, quella che si trova indirettamente a favorire il fenomeno delle migrazioni dall’Africa cooperando di fatto con questa nuova forma di schiavismo.
Nel commentare il suo libro, Robert Sarah, ci dice che si tratta «dell’ultimo volume del trittico che volevo scrivere». Anche questo libro, che uscirà in Francia il prossimo 20 marzo, è stato scritto da Sarah con il giornalista francese Nicolas Diat, come altri in precedenza e che sarà presto tradotto anche in italiano.
Questo vescovo africano e quelli come lui, semplici sacerdoti e fedeli che hanno capito l’inganno e la trappola creata dal sistema globalista lanciano l’allarme e cercano di aprire gli occhi a quanti si sono assopiti e convinti dalle menzogne e dalla propaganda manipolatoria lanciata massicciamente dalle centrali globaliste e dalla stessa Chiesa di marca Bergogliana. Possiamo solo sperare che ci siano altri come Robert Sarah che rappresentano una speranza per l’Africa e per la stessa Europa.
Di Luciano Lago
Fonte: Controinformazione
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