"Abbiamo dimostrato molta pazienza nei confronti dei nostri amici britannici, ma questa pazienza sta per finire. Vorrei che il Regno Unito decidesse quale strada intraprendere nel giro di qualche ora, di qualche giorno. Finora sappiamo a cosa dice no il parlamento britannico, ma non sappiamo a cosa invece dice si", ha detto Juncker.
Per quanto riguarda la possibilità di un secondo referendum sulla Brexit, egli ritiene che sia una questione che riguarda solo i britannici.
"Devono decidere da soli quali strumenti usare per portare a termine questo processo", ha concluso Juncker.
Il 29 marzo, per la terza volta consecutiva, il parlamento britannico ha respinto l'accordo con l'UE proposto dal primo ministro Theresa May. Ora la Gran Bretagna deve presentare all'Unione Europea un nuovo piano d'azione, oppure lasciare l'UE il 12 aprile senza un accordo. Se il governo britannico chiederà una proroga, il Regno Unito dovrà partecipare alle elezioni per il Parlamento europeo.