Il supporto logistico alle unità marittime è fornito dalla base della Marina Militare di Augusta e dal porto di Catania, mentre il supporto alle unità aeree dipende dalla base aerea di Sigonella, già capitale dei droni, e dalla stazione degli elicotteri di Catania Fontanarossa, contigua all'aeroporto civile del capoluogo etneo, sotto il controllo del NATO Maritime Air Command (COMMARAIRNATO).

"La Russia è un concorrente della Nato e l'Alleanza atlantica intende garantire la sicurezza ai suoi paesi membri da qualunque minaccia che provenga da sotto il mare" ha dichiarato all'Agenzia Nova il il contrammiraglio Andrew C. Lennon, comandante della flotta sottomarini Nato. L'esercitazione, secondo il comandante statunitense, avrebbe una valenza difensiva, quella di preparare gli stati del Patto Atlantico alla "crescente attività della Russia nelle acque del Mediterraneo", che gli Stati Uniti vedono "come ritorno alla sfida tra grandi potenze".
Ma cosa pensano i siciliani del ruolo geostrategico della loro terra?
C'è da dire che a causa del silenzio che solitamente ricopre queste circostanze, molti siciliani sono ignari della propria condizione di scudo umano d'Europa. Altri, più fatalisticamente, si sono rassegnati nella convinzione che nulla potrà cambiare. Ma, per quanto l'attenzione dei media non si sia concentrata su questi fatti, la DYMA 19 non è passata in sordina e sono in molti a trovare intollerabile che un sottomarino nucleare britannico si trovi a pochi km dalle nostre coste, mettendo a repentaglio la salute e la sicurezza del territorio.
Antonio Mazzeo, giornalista e scrittore, esperto di questioni militari, dichiara duramente a Sputnik Italia:
"Basterebbero le ragioni espresse dalla NATO per giustificare l'esercitazione (rafforzamento delle CAPACITÀ DI GUERRA ai sottomarini e alle unità di superficie, consolidamento della partenership, ecc.) per comprendere che è in atto all'ennesima prova di forza contro i "nemici" internazionali degli USA. Inoltre si sperimentano anche stavolta nuovi sistemi d'arma e così diventa anche un'occasione per aggiornare il complesso militare industriale dei paesi allaeti. Senza contare poi il rischio nucleare per le popolazioni delle regioni che si affacciano sul mar Ionio".
Un'altra giornalista, Daniela Giuffrida ci scrive:
"L'esercitazione al largo delle nostre coste non è altro che l'ennesima dimostrazione di come il nostro sia un paese sempre pronto ad entrare in guerra in barba all'art. 11 della nostra Costituzione. Prove di guerra, dunque, mai esauritesi nel tempo. Bisogna prendere atto di questo. Mio nonno diceva che abbiamo perso la guerra e quindi dobbiamo subire le volontà dei nostri padroni di casa! Ma è davvero così? Siamo certi che queste "volontà" non vadano a ledere i diritti di nessuno nel muoversi con tanta spregiudicatezza in un mare non più "nostrum" ma in mano a potenze legate agli USA da una specie di patto di sangue?".
Guglielmo Panebianco, attivista, afferma:
"Un "Dynamic Mantra" a replica annuale, conferma l'assoluta complicità servile del governo italiano nei confronti del complesso bellico industriale, e sempre più chiarisce il ruolo strategico che l'isola detiene da millenni."
Luca Cangemi, professore e scrittore catanese, scrive a Sputnik:
"L'esercitazione denominata "Dynamic Manta" rappresenta l'ennesimo esempio dell'aggressività della NATO nel Mediterraneo. La vicenda del sommergibile britannico a propulsione nucleare, pone inquietanti interrogativi sui gravi rischi a cui vengono esposti i cittadini e l'ecosistema".
Infine il Coordinamento Regionale dei Comitati No Muos adotta l'appello lanciato dal Comitato "No Muos No Sigonella" e dall'associazione Peacelink, ai ministri Toninelli, Trenta e Costa affiché vengano "chiusi i porti alle navi da guerra e non alle navi umanitarie" e chiedono "trasparenza sugli accordi in passato stipulati dal Governo italiano, in ambito Nato ed extra-Nato, per regolare l’accesso e la sosta in acque e porti nazionali di unità navali militari straniere a propulsione nucleare, dotate di armi atomiche o trasportanti materiali radioattivi".
Chiedono inoltre di "conoscere l’interesse e i costi economici della partecipazione italiana all’esercitazione Nato Dynamic Manta, le cui manovre e finalità appaiono in violazione del diritto internazionale, e in particolare dell’obbligo di utilizzo pacifico dell’alto mare e del divieto di svolgervi attività militari ostili nei confronti di altre Nazioni."
Si definiscono inoltre allarmati dalle parole usate dal comandante Lennon che parla di un "ritorno ai livelli di dispiegamento dell’era della Guerra fredda” riferendosi in particolare alla Russia quale “concorrente della Nato e dell’Alleanza Altlantica”.
Parole che rievocano ai siciliani l'incubo dell'olocausto nucleare che gli euromissili posizionati a comiso costituirono negli anni '80.
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