L'installazione del MUOS è stata oggetto di proteste fin dall'inizio per il suo impatto ambientale, in quanto la sua realizzazione era prevista all'interno di una riserva naturale, e anche per l'inquinamento elettromagnetico risultante dal suo funzionamento.
Perché gli italiani, in questo caso i siciliani, dovrebbero sacrificare il proprio territorio, il proprio patrimnonio naturale e anche, presumibilmente, la propria salute per un'opera che porterebbe pochi vantaggi diretti o addirittura nessun vantaggio alle nostre forze armate? Abbiamo davvero bisogno di questa struttura "difensiva"?
Per saperne di più Sputnik Italia ha intervistato il Dott. Rino Strano, consulente di parte del Comitato No Muos e referente regionale del WWF Sicilia.
— Le prime polemiche e proteste sono iniziate proprio perché il MUOS sarebbe stato costruito in una riserva naturale, c'è un impatto ambientale della struttura?
— Il sistema MUOS è un sistema di comunicazioni satellitari a banda stretta e ad alta frequenza. Quindi ci sono rischi per la salute nel caso uno dei satelliti dovesse sbagliare a "centrare" l'antenna con le onde elettromagnetiche?
— Qui bisogna sfatare un mito. (…) Il problema in realtà non è il MUOS. Io ho fatto rilevare che l'unica pericolosità che rappresenta il MUOS è che le parabole hanno un'inclinazione molto bassa rispetto all'orizzonte e una delle tre parabole, quella puntata verso Chiaromonte Gulfi in provincia di Ragusa, è l'unica che potrebbe creare problemi, perché la parabola è orientata sull'orizzonte di appena 15°. Quindi questo fascio di microonde prodotto dalle antenne passa sopra l'aeroporto di Comiso e sulla città di Chiaromonte. Quale sarebbe il problema? Nel caso di evento sismico, e il territorio sul quale è costruito il MUOS è un territorio che si trova al 3° o al 4° grado su 5 di pericolosità di eventi sismici, con le oscillazioni del terremoto praticamente questo raggio potrebbe impattare sul territorio e creare seri problemi alla salute. (…) C'è da dire un'altra cosa per completezza: il segnale del MUOS è unidirezionale ed è molto più stretto rispetto a quello delle antenne convenzionali, quindi molto più preciso, si tratta di un treno di microonde largo circa 20 metri. Dunque questo potrebbe provocare problemi solo nell'arco del fascio.
(…) Quindi il MUOS non è il problema principale, ma va ad aumentare il campo elettromagnetico di tutto questo parco di antenne. (…) E queste dunque va a contribuire all'inquinamento di un territorio molto vasto. Consideri che l'antenna di VERDEN può raggiungere una potenza di circa 2 MW mentre l'antenna di Radio Vaticana funzionava a 500.000 Watt (scandalo che interessò delle antenne di trasmissione dell'omonima radio in Lazio nei primi anni 2000 che portò allo sviluppo di malattie come tumore e leucemia tra i cittadini), quindi un quarto della potenza del VERDEN, e ha provocato circa 134 morti di tumore in più in un raggio di 150 metri. (…) Quindi noi combattiamo il MUOS, ma combattiamo soprattutto la presenza di questa antenna della morte.
— Quindi il problema principale non è tanto il MUOS, quanto questa antenna facente parte del sistema UFO?
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