L'aereo con numero di coda 168848 fa parte del 26° squadrone della Marina Militare degli Stati Uniti. Si è avvicinato al litorale della penisola ad una distanza di 31 chilometri.
In precedenza nello stesso giorno, secondo PlaneRadar, il volo di ricognizione nell'area è stato effettuato dal drone strategico RQ-4A Global Hawk, che ha anche monitorato la linea di demarcazione nel Donbass.
22:00 мск.
— PlaneRadar (@ua4wiy_) 27 ноября 2018 г.
Патрульный противолодочный самолёт, Boeing P-8A Poseidon, ВМС США🇺🇸 (LK-848 VP-26), с бортовым номером 168848, производит разведывательный полёт вдоль Российского🇷🇺 побережья Чёрного моря.
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Il Boeing P-8 Poseidon è un aereo da pattugliamento anti-sommergibile progettato per rilevare e distruggere sottomarini nemici in aree di pattuglia, ricognizione, partecipazione a operazioni anti-nave e di soccorso.
L'RQ-4 Global Hawk è un UAV (drone) da ricognizione strategica. È in grado di eseguire pattuglie per 30 ore fino a 18.000 metri di altitudine.
La provocazione dell'Ucraina nello stretto di Kerch
Il 25 novembre le cannoniere ucraine Berdyansk e Nikopol e il rimorchiatore Yany Kapu hanno attraversato il confine marittimo russo. Secondo il servizio di sicurezza federale della Russia (FSB), le navi salparono verso lo stretto di Kerch, un accesso al Mar d'Azov, dove le navi furono sequestrate dalla Russia a causa della mancanza di risposta a una richiesta legittima di fermarsi.
Il 26 novembre a seguito dell'incidente il Parlamento ucraino ha approvato il decreto del presidente Petro Poroshenko di imporre la legge marziale in alcune regioni per 30 giorni.
Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha definito la situazione nello Stretto di Kerch una chiara provocazione: Kiev avrebbe violato le principali disposizioni del diritto internazionale secondo Lavrov. Ha notato che le azioni della Marina ucraina erano molto pericolose e minacciavano il movimento delle navi.
Durante l'incidente nello Stretto di Kerch la Russia ha agito secondo il diritto internazionale e le leggi nazionali, dal momento che ha reagito ad un'invasione di navi da guerra straniere nelle acque territoriali della Russia, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.