L'esperto ha sottolineato che "se l'accordo crollerà, missili americani saranno un migliaio di chilometri più vicino alle nostre zone centrali", mentre dalla Russia "i missili a medio raggio arrivare agli americani solo dalla Chukotka, e possono raggiungere solo l'Alaska, non arrivano alla zona continentale".
L'esperto conclude che "l'emergere di missili americani da crociera e missili balistici a medio raggio in Europa manda in mille pezzi il sistema di risposta e l'attacco imminente, che è la base della nostra strategia di deterrenza nucleare. In questo momento, nessuno sarà in grado di prendere una decisione e rispondere, semplicemente non ci sarà il tempo".
Secondo l'esperto, molti missili balistici intercontinentali Topol-M attualmente non soprendono nessuno e il nuovo e pesante missile Sarmat è "sgradevole" per gli americani, ma qualitativamente "non cambia nulla".
"Quindi dovremo stanziare ingenti risorse per creare nuovi centri di comando, un nuovo sistema di gestione, un sistema di comunicazione e di allarme preventivo, per fare in modo che tutti i nostri sistemi missilistici siano mobili e protetti con mezzi di difesa aerospaziale" ritiene l'esperto. In un'intervista con il giornalista del quotidiano, l'esperto è stato silenzioso in seguito riguardo il Sarmat, che, secondo le dichiarazioni ufficiali supera la capacità americana.