Questi dati emergono da un sondaggio condotto per Sputnik dalla più antica società di rilevazione di sondaggi d'opinione in Francia, la Ifop, dal 9 al 20 agosto 2018 in Francia, Regno Unito, Germania e Stati Uniti.
Risultati principali
Il 53% dei francesi, il 50% dei tedeschi, il 47% degli inglesi e il 43% degli americani credono che i media dei loro Paesi forniscano un'immagine distorta della Russia.
In Francia, Gran Bretagna e Germania gli uomini più spesso delle donne rilevano pregiudizi nei confronti della Russia: in Francia il 56% contro il 49%, in Gran Bretagna il 52% contro il 43%, in Germania il 51% contro il 48%.

In Francia e Germania più i giovani che le persone con età avanzata rilevano pregiudizi nelle notizie diffuse dai media sulla Russia: in Francia la pensa in questo modo il 58% di chi ha meno di 35 anni (in particolare nella fascia d'età tra i 25-34 anni il 63%) contro il 51% di quelli che hanno più di 35 anni, in Germania il 54% tra chi ha meno di 35 anni contro il 48% di ultratrentacinquenni.
Negli Stati Uniti e in Gran Bretagna al contrario un maggior numero di persone più avanti con gli anni rispetto ai giovani parla di pregiudizi nei media sulla Russia: negli Stati Uniti il 46% tra gli over 35 contro il 34% tra quelli sotto i 35 anni, nel Regno Unito il 51% tra gli ultratrentacinquenni contro il 38% di quelli sotto i 35 anni.
Bilancio per Paese
Francia
Nelle città delle province della Francia più spesso che nell'agglomerato di Parigi credono che i media forniscano una visione distorta delle notizie sulla Russia: il 54% contro il 48%.
Chi vota la destra ha molte più probabilità dei centristi e progressisti di sostenere che le notizie sulla Russia diffuse dai media non sono obiettive: il 72% contro il 48% e il 44%.
Chi ha votato al primo turno delle presidenziali del 2017 per François Fillon e Marine Le Pen (70% e 56%) sono più propensi di quelli che hanno votato per Emmanuel Macron (43%) nel ritenere che i media siano prevenuti riguardo alla Russia.
Stati Uniti
Gli intervistati con un alto livello di reddito (oltre 100mila dollari) e un livello medio di reddito (25-50 mila dollari) più spesso delle persone con un reddito inferiore ai 25mila dollari rilevano pregiudizi dei media rispetto alle notizie sulla Russia: 48% contro il 36%.
Gli americani dalla pelle bianca più spesso degli afroamericani parlano di mancanza di obiettività nella copertura giornalistica sulla Russia: 45% contro 31%.
I protestanti più spesso dei cattolici rilevano pregiudizi dei media nei confronti della Russia: il 51% contro il 36%.
I repubblicani più spesso i democratici parlano di pregiudizi dei media: il 55% contro il 36%.
Regno Unito
A Londra e nel sud del Regno Unito più frequentemente che in altre regioni parlano di tendenza prevenuta dei media nella diffusione di notizie sulla Russia: il 50% e il 53% contro il 45% delle altre regioni mediamente.
Chi vota Verdi più spesso dei sostenitori di altri partiti politici parlano di pregiudizi dei media nei confronti della Russia: il 56% contro il 47% tra i sostenitori del Labour e il 48% dei conservatori, il 50% tra i liberaldemocratici.
Germania
Nella Germania orientale, più spesso che nella parte occidentale del Paese e Berlino i media sono ritenuti prevenuti nel fornire notizie sulla Russia (65% contro 47 e 48%).
I rappresentanti di altre religioni più spesso di cattolici e protestanti parlano di pregiudizi da parte dei media: 64% contro 43 e 44%.
Chi vota destra più frequentemente di chi vota a sinistra considera i media faziosi nei confronti della Russia (54% contro 47%).
Il sondaggio è stato condotto per Sputnik dalla più antica società di rilevazione di sondaggi d'opinione in Francia, la Ifop, dal 9 al 20 agosto 2018 in Francia, Regno Unito, Germania e Stati Uniti.
4.033 intervistati di età superiore ai 18 anni hanno partecipato al sondaggio:
- Francia: 1013 intervistati
- Regno Unito: 1003 intervistati
- Germania: 1010 intervistati
- USA: 1007 intervistati
Il campione rappresenta la popolazione per sesso, età, geografia.
L'errore statistico è stimato al 3,1%.
Il progetto internazionale per lo studio dell'opinione pubblica è stato lanciato nel gennaio 2015. La nota società di ricerche "Populus" partecipa come partner. Il progetto "Sputnik.Opinione" conduce regolarmente sondaggi sull'opinione pubblica in Europa e negli Stati Uniti sulle questioni sociali e politiche più attuali.
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