Forse pochi sanno o hanno sentito parlare del portale web Myrotvorets (che tradotto significa orwellianamente “Il Pacificatore”). Questo sito, nato dopo i fatti ormai comunemente noti dell'Euromaidan e dell'inizio del conflitto civile in Ucraina nel 2014, è stato sviluppato da un'omonima organizzazione non governativa fondata da Roman Zaitsev, ex-impiegato dell'SBU, vale a dire i servizi segreti nazionali dello stato ucraino, e fu lanciato lo stesso anno dell'inizio della crisi da George Tuka, personaggio politico di rilievo del panorama ucraino, incaricato precedentemente dell'amministrazione della regione di Lugansk direttamente dall'attuale presidente del Paese, Petro Poroshenko. Tutt'oggi il sito web è gestito dagli apparati di sicurezza dell'SBU ed è promosso dai consiglieri del Ministero dell'Interno ucraino.
Malgrado il sito sia stato varie volte messo sotto attacco dall'opinione pubblica e dalle stesse Nazioni Unite: nel 2017 l'Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani ha esortato il governo ucraino a indagare sulle attività del sito, in netto contrasto con i principi umanitari internazionali, ovviamente senza ottenere alcun risultato.
Risulta assai strano che un Paese che pretende di avere relazioni diplomatiche distese con l'Italia, che ha le sue sedi diplomatiche sul territorio nazionale e che non nasconde le sue ambizioni di entrata nell'Unione Europea, scriva attraverso un proprio canale politico determinate accuse contro una delle principali figure istituzionali della Repubblica, considerandola peraltro una persona da “purgare”.
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