"Il regno respinge completamente eventuali minacce o tentativi di danneggiamento per l'introduzione di sanzioni economiche, l'uso di pressione politica o di false accuse, che non scuotono il regno, la sua posizione di leader nel mondo arabo e islamico. Il Regno conferma che risponderà con misure più gravi in caso di adozione di eventuali passi contro di lui" ha detto il portavoce di Riad.
Ha aggiunto che l'economia saudita ha un ruolo importante e vitale nel mondo, e se si farà male, avrà un impatto globale.
Riad ha definito una bugia le informazioni dei media sugli ordini di reprimere il giornalista, che è scomparso il 2 ottobre, dopo essere entrato nel consolato saudita a Istanbul. Le autorità turche affermano che il giornalista è stato ucciso al consolato, a Riad sostengono che è scomparso dopo aver lasciato l'ufficio.
A questo proposito, i senatori americani hanno sollevato la questione per l'introduzione di sanzioni contro l'Arabia Saudita con l'atto Magnitisky. Secondo questo documento, il presidente degli Stati Uniti ha 120 giorni per decidere se introdurre sanzioni contro alcuni funzionari stranieri per le presunte violazioni dei diritti umani.
Inoltre, il Regno Unito, da parte sua, ha già proceduto alla stesura di un elenco di funzionari sauditi e forze di sicurezza, contro cui può potenzialmente introdurre sanzioni.