"La navicella spaziale Soyuz in questo momento è l'unico veicolo spaziale in grado di mandare gli astronauti in orbita sulla Stazione Spaziale Internazionale e indietro, e svolge questo lavoro da una decina d'anni. La missione può essere interrotta in qualsiasi momento dal lancio al ritorno", ha detto lo specialista in un video riguardo l'incidente avvenuto giovedì.
Secondo Battiston, la Soyuz può, attraverso vari metodi "più o meno veloci", influenzare i sovraccarichi che gli astronauti sperimentano e interrompere la missione in qualsiasi momento.
Chiarendo il concetto, il capo dell'Agenzia Nazionale Spaziale Italiana ha detto di immaginare l'interruzione del volo di un razzo che ha appena lasciato dalla rampa di lancio, quando i motori stanno funzionando con un'accelerazione molto forte, e l'altitudine è ancora molto bassa.
"Comprendete la difficoltà di recuperare la capsula (con l'equipaggio), che deve separarsi dal motore e atterrare con un paracadute.La Soyuz è progettata e sviluppata per essere recuperata in qualsiasi condizione", ha detto Battiston.
L'incidente potrebbe essersi verificato a causa della mancata separazione di uno dei quattro blocchi del primo stadio del veicolo di lancio e, quando ciò si è verificato, ha colpito l'unità centrale. La ragione di ciò potrebbe essere stato un malfunzionamento dell'innesco di una della cariche esplosive che separano gli stadi, hanno riferito fonti a Sputnik. La situazione viene ora investigata da una commissione speciale di Roscosmos.
Fino al chiarimento delle cause dell'incidente, si è deciso di sospendere tutti i lanci con equipaggio alla Stazione Spaziale Internazionale, che ora vengono condotti solo dal cosmodromo di Bajkonur e solo dalla Soyuz. Il vice primo ministro Yury Borisov ha espresso la speranza che la NASA "tratterà questa situazione con comprensione".