"Dicono così, che Klitschko ha chiuso i rubinetti dell'acqua calda. Scusate ma inizio di nuovo a scherzare. Cosa serve per far si che l'acqua sia calda? Il riscaldamento. Come riscaldiamo l'acqua? Con il gas. Adesso il gas non ce lo danno", ha detto il sindaco di Kiev.
In risposta alla domanda su come lui stesso affronti la situazione, Klitschko ha detto "di avere una caldaia". Allo stesso tempo, il sindaco ha riconosciuto che molte persone di Kiev non sono in grado di acquistare scaldabagni, ma ha osservato che l'installazione di caldaie renderà possibile diventare indipendenti dalla fornitura d'acqua centrale.
Secondo i media, a Kiev per quasi tutta l'estate non c'è stata acqua calda, mentre in diverse zone è assente ancora adesso.
In questo caso, è stato riferito che nel prossimo futuro, Naftogaz Ukraina e Kievteploenergo stanno pianificando di concludere un accordo sulle forniture di gas.
All'inizio di ottobre, è stato possibile ripristinare l'approvvigionamento idrico in alcune case di Kiev, tuttavia, secondo i dati ufficiali della società fornitrice, quasi 9500 edifici sono ancora senza acqua calda.