Secondo lui, Mosca "mette in guardia contro una possibile nuova provocazione con l'uso di sostanze chimiche dei terroristi, per poi addossare la responsabilità per ciò che è accaduto al governo di Damasco con successivi attacchi".
"Questo scenario è stato interpretato molte volte, è così ovvio, trasparente per noi, ne stiamo parlando costantemente, sfortunatamente, alcune teste calde in alcune capitali Occidentali non si danno per vinte, ma continueremo a lavorare", ha detto Ryabkov ai giornalisti.