Durante le manovre tutti i bersagli sono stati colpiti con successo. Inoltre gli uomini delle forze navali russe hanno elaborato le manovre di ricerca e monitoraggio dei sottomarini nemici.
Come raccontato dal comandante del gruppo navale coinvolto nelle manovre, il capitano di primo rango Andrey Soloshin, durante le esercitazioni i marinai possono conoscere nella pratica le nuove armi ed equipaggiamenti.
"Queste esercitazioni servono per capire quanto siamo pronti ad usare i nuovi equipaggiamenti che si trovano sulle navi".
Le manovre navali russe sono state seguite con attenzione dalla NATO. In particolare, durante le esercitazioni di tiro, la fregata olandese "De Ruyter" ha monitorato le manovre.
La nave da guerra olandese si è mantenuta a circa 20 chilometri dal luogo delle esercitazioni.
Come riportato in precedenza, dal 1° all'8 settembre 26 mezzi navali, tra cui 2 sottomarini e 34 aerei dell'aviazione navale e delle forze aeree russe, hanno condotto per la prima volta della storia della Russia moderna esercitazioni congiunte su larga scala nel Mar Mediterraneo. Durante le manovre sono stati sparati missili sia dalle navi che da elicotteri ed aerei.
Le esercitazioni sono state controllate dal comandante in capo della Marina Militare russa, l'ammiraglio Vladimir Korolev, che ha osservato che le navi da guerra, in particolare, l'incrociatore missilistico "Maresciallo Ustinov" e la fregata "Ammiraglio Makarov", hanno confermato le loro caratteristiche peculiari di progettazione nel corso di queste manovre.