Orella crede che probabilmente l'unico risultato positivo dell'incontro è stato quello di mettere a tacere chi parlava di "trattative segrete". Altri risultati produttivi sono improbabili, pensa l'esperto, principalmente a causa del fatto che il governo catalano non sembra essere disposto a scendere a patti sull'indipendenza.
Secondo l'esperto, l'unico modo per risolvere il problema del separatismo spagnolo è quello di avvicinarsi dal punto di vista dell'istruzione e della cultura, non solo in termini di politica.
"Fin dall'infanzia agli spagnoli viene insegnato a convivere pacificamente. In altre parole, ai bambini viene spiegano che bisogna comportarsi bene con le persone di razza diversa o di un'altra religione che vengono dall'estero, e in questo senso la nostra è una società modello. Tuttavia manca completamente la comprensione del fatto che la stessa società spagnola non è unica, ma è formata da 17 diverse società. Inoltre, le posizioni nazionaliste nei decenni hanno formato nelle comunità autonome un atteggiamento negativo verso il resto della Spagna. Adesso ne paghiamo le conseguenze", ha detto Orella.