In una conferenza stampa lo stesso giornalista russo Arkady Babchenko ha detto che la "operazione era stata preparata per due mesi. Mi hanno informato personalmente un mese fa. In questo mese ho visto come i ragazzi lavoravano, come si davano da fare nei minimi particolari… In tutto questo mese siamo stati in contatto, abbiamo riflettuto, lavorato ed agito. Alla fine questa operazione speciale è il risultato."
Come raccontato da Babchenko, il suo assassinio doveva avvenire prima della finale di Champions League e per il suo omicidio erano stati pagati 40mila dollari.
Da parte sua la rappresentante ufficiale del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, ha sottolineato che la messinscena dell'omicidio di Babchenko ha avuto un effetto propagandistico.
Il direttore dell'organizzazione "Reporters senza frontiere" Christophe Deloir ha definito questa situazione come parte di una guerra d'informazione ed ha espresso "la più profonda indignazione per la manipolazione dei servizi segreti ucraini".
Come scrivono gli autori del canale su Telegram "Pervoe Upravlenie", "perché è stata organizzata la scenata dell'assassinio se, secondo la versione dell'SBU, gli organizzatori ("la mano del Cremlino ") erano noti, così come il killer aveva già ricevuto 40mila dollari?