Ieri Kiev ha incluso nella lista delle sanzioni MIA Rossiya Segodnya e il portale RIA Novosti Ukraina e ha bloccato l'accesso ai siti rossiyasegodnya.ru, sputniknews.com, ria.ru, rsport.ria.ru, 1prime.ru, realty.ria.ru.
"Esortiamo le autorità ucraine a rinunciare al divieto delle fonti di informazioni, che siano favorevoli o sfavorevoli. La lotta contro la propaganda mediante la censura non è solo antidemocratica, ma anche inefficace ", ha detto il coordinatore del programma CPJ in Europa e Asia centrale, Nina Ognianova.
L'organizzazione ha osservato che le sanzioni in Ucraina hanno interessato anche i canali russi VGTRK, NTV, Ren-TV e altri.
Inoltre, il CPJ ha ricordato che le autorità ucraine avevano precedentemente arrestato il capo del portale RIA Novosti Ukraina, Kirill Vyshinsky, e perquisito l'ufficio dell'agenzia, accusando il giornalista di alto tradimento e l'agenzia di "guerra dell'informazione" contro l'Ucraina. Il Comitato di Difesa dei Giornalisti non ha espresso la sua opinione su tali accuse.
Il 15 maggio Kirill Vyshinsky, direttore di RIA Novosti Ukraina, è stato arrestato a Kiev per sospetto alto tradimento e sostegno alle Repubblicahe popolari di Donetsk e Lughansk. Lo stesso giorno, gli uffici di RIA Novosti a Kiev, così come nell'appartamento della corrispondente Lyudmila Lysenko e il capo dello studio dell'Agenzia Andrei Borodin, sono stati perquisiti per molte ore. Successivamente, sono stati convocati presso il servizio di sicurezza ucraino per l'interrogatorio.
Il giornalista è stato inviato a Kherson. Il 17 maggio è stato arrestato per 60 giorni senza la possibilità di pagare una cauzione. La difesa intende protestare contro questa decisione. Rischia fino a 15 anni di carcere.