Netanyahu arriva a Mosca il giorno dopo che il presidente americano Donald Trump ha annunciato il ritiro di Washington dall'accordo nucleare con l'Iran e la ripresa delle sanzioni economiche contro Teheran.
"Penso che si possa intuire quale sia il tema principale, così come il peggioramento della situazione in Siria: saranno i temi sicuramente discussi tra i due leader," — ha dichiarato l'interlocutore dell'agenzia, che ha sottolineato come tutti i leader delle forze politiche israeliane e ministri abbiano accolto con favore la decisione di Trump.
Membro del partito "Likud" e russofono, Elkin ricopre l'incarico di ministro dell'Ambiente e degli Affari di Gerusalemme, fa parte del consiglio politico-militare ed è l'uomo di fiducia e interprete personale del primo ministro Benjamin Netanyahu nei suoi contatti con la leadership russa.
"Come al solito in tutti questi anni, per 9 anni, accompagnano Netanyahu in tutti i suoi incontri con il presidente russo Questo incontro non farà eccezione", — ha detto.
Sullo sfondo della visita ci sono anche le dichiarazioni delle autorità israeliane, che mettono in guardia dal rischio di un attacco militare dalla Siria, i cui segnali sono visti nelle "insolite attività" delle forze iraniane nei pressi del confine.
A seguito di questo contesto i militari israeliani hanno fatto sapere di aver schierato la contraerea nelle Alture del Golan, hanno richiamato nell'esercito i riservisti ed hanno ordinato alle autorità locali di aprire i rifugi antiaerei nelle zone di confine.
In Israele come al solito, non commentano le notizie dei media siriani relative ad un nuovo bombardamento israeliano alla periferia di Damasco.