Nella seconda tornata di votazioni la candidatura di Pashinyan è stata proposta dai partiti Elk, Blok Tsarukyan e Dashnaktsutiun, ed è stata votata da 59 deputati dei 53 necessari. I voti contrari sono stati 42.
Le elezioni si sono svolte grazie ai voti dati dai membri del Partito repubblicano al governo dell'Armenia. Il primo maggio solo 45 deputati avevano sostenuto Pashinyan.
Il 13 aprile in Armenia sono iniziate le proteste guidate da Pashinyan. L'opposizione protestava contro l'elezione dell'ex presidente Serzh Sargsyan alla carica di primo ministro. Pochi giorni dopo, i manifestanti hanno annunciato l'inizio della "rivoluzione di velluto".
Il parlamento ha comunque eletto Sargsyan a primo ministro, ma meno di una settimana dopo, il 23 aprile, si è dimesso a causa delle proteste.
Di recente sono entrati in vigore i cambiamenti alla costituzione armena, secondo cui il primo ministro diventa il leader de facto del paese.