Quando verrà dato l'ordine di un altro bombardamento sulla Siria non lo sa nessuno. E nessuno sa chi, in realtà, darà qell'ordine e con quale motivo, o pretesto. Ma che ci sarà un altro bombardamento ci sono pochi dubbi.
A meno di qualche rapida evoluzione della situazione interna agli Stati Uniti d'America. Intendendosi, per "situazione interna", i rapporti di forza tra il Presidente Donald Trump e lo "stato profondo" che vuole affondarlo.
Indi, sempre via Twitter, Trump annuncia "ai russi" che sta per dare l'ordine di partenza a una nuova salva di missili, "nuovi, belli e intelligenti", con destinazione Damasco. L'operazione — che si trasforma in una vera e propria figuraccia internazionale con l'abbattimento di 71 missili di crociera, su 105 lanciati, da parte della contraera siriana — coincide con la perquisizione improvvisa degli uffici newyorkesi dell'avvocato del presidente, Michael Cohen. Sembra di assistere alla ripetuta manifestazione della "sindrome Wag The Dog", dal titolo del famoso film Barry Levinson (che in italiano uscì sugli schermi come "Sesso e Potere"), in cui un presidente americano s'inventa una guerra inesistente per "coprire" una propria vicenda sentimentale pruriginosa.
Nel cui dossier ci sono altri due fascicoli ancora da aprire, che equivalgono a due grandi bombe mediatiche contro Donald: quello che concerne il conflitto d'interessi di suo genero, Jared Kushner, e quello, ancora più grave, che accusa Trump di avere, in pratica, costruito la sua campagna elettorale coordinandola con le rivelazioni di Wikileaks contro Hillary.
Che questa girandola d'inchieste contro il Presidente in carica a Washington possa, prima o dopo, condurre a un impeachment è questione aperta. Ma, se il buon giorno si vede dal mattino, c'è da temere che, per coprire il rumore delle "bombe" di Mueller, sarà necessario fare esplodere molte bombe non metaforiche. E ormai le armi americane sono a stretto contatto con quelle russe. Il passaggio dal cinema alla realtà è ormai molto sottile.
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