Media: i rifugiati vendono i loro passaporti tedeschi su Internet

© AFP 2023 / John MACDOUGALLThe new German electronic passport is presented during an official press conference on February 23, 2017 in Berlin
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I media tedeschi riportano con riferimento ad un rapporto segreto della polizia federale, che le autorità in Germania e in altri paesi europei hanno rilevato che su Internet è sempre più possibile acquistare passaporti e altri documenti di identificazione. C'è il sospetto che i migranti con status di rifugiato vendano i loro documenti.

La rivista Der Spiegel e il quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung riportano che, secondo un'indagine segreta della polizia, è stato scoperto un commercio illecito sui social network come Facebook, dove è possibile acquistare, ad esempio, documenti di viaggio e polizze assicurative AOK. Presumibilmente, si tratta di documenti legalmente rilasciati ai migranti che hanno ottenuto lo status di rifugiato, in primo luogo, ai cittadini siriani.

Secondo il rapporto, il Ministero degli Interni tedesco registra una crescita dei casi in cui all'ingresso del paese le persone presentano documenti, che, però, erano stati precedentemente concessi ad altre persone. Nel 2016 ci sono stati 460 casi del genere, e nel 2017 sono state emesse già 554 100 carte d'identità in Germania. Sono stati segnalati altri casi in altri paesi, in particolare in Italia (99) e Francia (52).

L'epicentro del commercio di documenti, secondo la polizia, è la Grecia. È lì che è nata questa attività di xvendita su Internet di passaporti e altri documenti di identità, oltre a carte bancarie e polizze assicurative. Questo perché la Grecia è un luogo non solo per l'ingresso di migranti in Europa, ma per la partenza dall'Europa.

I rifugiati siriani che non hanno alcuna reale possibilità di rimanere in Germania o in qualsiasi altro paese dell'UE e quindi tornare alle loro famiglie, usano la Grecia come un trampolino sulla strada per la Turchia paese di transito numero uno sulla via del ritorno in Siria.

Tuttavia, le autorità turche sono riluttanti a consentire ai siriani, che hanno ricevuto lo status di rifugiato in Germania, di entrare nel territorio del loro paese. Pertanto, i contrabbandieri consigliano loro di vendere i loro documenti, e quindi di "prendere due piccioni con una fava": da un lato, in modo da poter nascondere i veri dati personali e, dall'altro, di fare un buon guadagno. Le autorità turche hanno stimato che dal 2006, si moltiplicano costantemente i casi in cui i cittadini della Siria hanno dichiarato nelle ambasciate del paese nei paesi dell'UE la perdita di documenti per ottenere i duplicati.

In considerazione del gran numero di rifugiati siriani, i dati pubblicati sui documenti commerciali non sono ancora drammatici. Le autorità tedesche, tuttavia, lanciano l'allarme, perché così nel paese possono entrare persone sospettate di terrorismo e tali precedenti hanno già avuto luogo.

Né la polizia federale né il Ministero degli affari interni hanno risposto alle domande di Sputnik pertinenti alla questione    

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