Voci secondo cui Gheddafi avrebbe aiutato Sarkozy a farsi eleggere all'Eliseo sono iniziate a circolare dal 2011. Nel 2012 la rivista francese Mediapart ha pubblicato i documenti relativi ad un finanziamento di 50 milioni di euro firmati dall'ex capo dell'intelligence libica Musa Kussa. Sarkozy li definì subito falsi.
Sempre nel 2012, nel corso di un interrogatorio, il miliardario franco-libanese Ziad Tadiddin ha dichiarato di essere a conoscenza degli eventi. Secondo alcuni rapporti, infatti, Tadiddin sarebbe stato il mediatore tra Gheddafi e Sarkozy. Nel 2013 arriva anche la testimonianza dell'ex capo dei servizi speciali libici, Abdullah Al-Senussi, il quale ha affermato di aver personalmente controllato il trasferimento di cinque milioni di euro da Gheddafi a Sarkozy.
Il processo a Sarkozy non è ancora iniziato, ma eventi sospetti si stanno già verificando in questo caso. L'ex ministro del petrolio libico, Shukri Ghanem, che ha accusato l'ex presidente di aver ricevuto una tangente da Gheddafi, è annegato in Austria, dove gli era stato concesso l'asilo. Un altro vicino a Gheddafi, direttamente responsabile del denaro, Beshir Saleh, tesoriere del dittatore, è stato ferito da alcuni sconosciuti in Sud Africa.