È sembrato una sorta di nuova Ice Bucket Challenge, la quale (come era facilmente prevedibile) annacquò letteralmente la buona intenzione originaria, cioè il sensibilizzare le persone sulla SLA, diventando una moda priva di significato: infatti, chi condivideva il video con la doccia ghiacciata non doveva certo donare dei soldi per la ricerca sulla malattia.
Così, sarebbero già mille gli esponenti politici che avrebbero aderito all'iniziativa dietetica. Cosa non si fa per avere una propria foto pubblicata da Internet mentre si finge di sostenere una lotta politically correct… È una vera pandemia di ipocrisia. Ma nei tempi in cui vivamo l'immagine si consuma alla velocità frenetica con cui gli utenti scorrono i siti dall'alto verso il basso e osservano le pagine con sempre maggiore superficialità.
Per il sacrosanto Ius Soli la parte più moralmente avanzata della nostra bella società ha scelto di digiunare. Sì, ma non uno sciopero della fame alla Marco Pannella, di quelli che si dimagrisce veramente… ma uno scioperino, di quelli che oggi digiuno io, domani digiuni tu, dopodomani tutti a cena a quel nuovo ristorantino etnico che su TripAdvisor ne parlano tanto bene. D'accordo, sono battutine facili, però ci sembra davvero di essere vittime di "Scherzi a parte": infatti, chi evita oggi di mangiare per qualche ora quello che ingollerà dopo essersi fatto dare il cambio da un compagno di partito, è anche pronto ad allearsi alle prossime elezioni proprio con chi è contrario allo Ius Soli. Infatti, Alleanza Popolare è al momento candidata a pieno titolo in coalizione con il Partito Democratico ed è proprio AP ad aver fatto naufragare lo Ius Soli. Sarà che il digiuno può causare problemi alla memoria e persino allucinazioni improvvise, ma sarebbe pure normale cambiare i compagni di viaggio quando questi ti costringono a un gesto tanto estremo qual è lo sciopero della fame.
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