Secondo l'articolo del portale militare, l'operatore responsabile per lo scambio di informazioni tra la nave e i velivoli ha immesso dati erronei, caratterizzando il bersaglio in avvicinamento come un "oggetto non ostile", pertanto si è attivato il sistema di autodistruzione del missile intercettore SM-3.
I vertici della "Missile Defense Agency" non hanno commentato questa notizia, tuttavia hanno osservato che il problema non era legato al missile SM-3 o al sistema di controllo delle informazioni di combattimento di Aegis.