Ha sottolineato che "la grande minaccia" di Mosca è paragonabile al pericolo di paesi come l'Iran, la Cina e la Corea del Nord, ma la Russia dispone di un grande potenziale nel campo militare. Egli ha aggiunto che per questo motivo bisogna competere con il Cremlino nel campo dei cyber attacchi e rafforzare la collaborazione con la NATO.
Il giorno prima, l'ex direttore dell'intelligence americana, James Clapper ha definito la Russia una "minaccia esistenziale": i russi "hanno armi esotiche e un aggressivo programma spaziale".
Allo stesso tempo, l'opinione dell'ex-capo dell'Agenzia di Sicurezza Nazionale e della CIA Michael Hayden è in contrasto con quella di Dunford. Secondo lui, la Russia è "una minaccia imminente, ma non esistenziale".
Prima di questo, in un rapporto dell'intelligence del ministero della Difesa USA, sono state rese note informazioni riguardo Mosca e Pechino, che cercano di indebolire l'influenza americana sulla scena mondiale. In particolare, il documento ha dichiarato che i principali media russi influenzano il pubblico occidentale. In risposta, il redattore capo di RT e Sputnik Margherita Simonyan ha detto che non sapeva che "il Pentagono fosse così pauroso".