La maggior parte dei siti di interesse storico — la porta della città, della cittadella, la cattedrale di san Sergio, la basilica, gli antichi pozzi per l'acqua, mura e torri — è stata minata. Presto gli artificieri inizieranno lo sminamento dei santuari. Persiste ancora il pericolo di bombardamenti nella città-museo, la linea di contatto tra le unità dell'esercito siriano e i miliziani è di soli 25 chilometri di distanza.
Prima della guerra la città di Rasafa era un centro di pellegrinaggio, visitato da decine di migliaia di fedeli. Secondo la leggenda, nella città è stato giustiziato il legionario romano e cristiano Sergio, venerato come santo da ortodossi e cattolici.