Secondo il quotidiano britannico The Guardian, parlando ai turchi nell'anniversario del colpo di stato fallito un anno fa, Erdogan ha ancora una volta promesso di ripristinare la pena di morte nel Paese.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha chiesto la reintroduzione della pena di morte nel Paese ed ha minacciato di "tagliare le teste dei traditori."
Per l'anniversario del tentato colpo di stato, il presidente turco è intervenuto ad Istanbul ed Ankara con discorsi "emotivi e belligeranti", segnala il corrispondente del Guardian dalla capitale turca.
Erdogan ha chiamato i cospiratori "infedeli" ed ha detto che gli accusati dovrebbero indossare uniformi come "a Guantanamo". Dopodichè, il presidente ha duramente criticato i partiti di opposizione, osservando che non ci sarà alcuna intesa con il governo. Erdogan ha paragonato il colpo di stato con la lotta della repubblica per l'indipendenza e ancora una volta ha promesso di firmare il disegno di legge sulla pena di morte, se lo proporrà il Parlamento.
Il presidente della Commissione Europea a sua volta ha avvertito che il ripristino della pena di morte in Turchia troncherebbe per sempre le speranze di ingresso nella UE.
"Se la Turchia ripristinerà la pena di morte, il suo governo sbatterà le porte dell'adesione all'Unione Europea", — il Guardian riporta le parole di Jean-Claude Juncker.
Pertanto, conclude il quotidiano britannico, sono in fase di stallo i negoziati per l'adesione della Turchia all'UE, che durano ormai da 12 anni.