La vicenda di Daqneesh aveva ricevuto una notevole attenzione nell'estate del 2016, quando alcuni media avevano pubblicato le immagini riprese nel Centro Medico di Aleppo di un bambino superstite durante i bombardamenti che avevano distrutto la sua casa nella parte orientale della città occupata dagli islamisti. I media occidentali avevano accusato le forze aeree russe di aver bombardato le case dei civili. La conduttrice della CNN Christiane Amanpour, in un'intervista con il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, aveva mostrato la foto del bambino con la scritta "questo è un crimine contro l'umanità."
"Come prima aspettiamo dalla CNN una reazione, esortiamo i giornalisti ad ammettere lo sbaglio e preparare un materiale in cui si spiega l'errore. Credetemi, non sorvoleremo su questo argomento", — ha dichiarato la Zakharova in una conferenza stampa.
Secondo la portavoce del dicastero diplomatico russo, la CNN dovrebbe ammettere il suo errore, in caso contrario si tratterebbe di una manipolazione deliberata dell'opinione pubblica.
"L'assenza di una risposta chiara del canale su questo tema suggerisce l'idea che i giornalisti della CNN erano consapevoli della deliberata distorsione della realtà," — ha osservato la Zakharova.
In un'intervista con RT Ruptly il padre del bambino, oltre a proclamarsi sostenitore di Assad, aveva dichiarato che la gravità delle ferite di suo figlio era stata notevolmente esagerata e le immagini erano state fabbricate dagli insorti siriani per altri scopi, in particolare per screditare il governo di Damasco.