L'opposizione alla proposta di legge approvata dal Senato delle compagnie come la Exxon e Chevron, così come diverse società di altri settori, potrebbe ostacolare la sua entrata in vigore, scrive il giornale.
I lobbisti delle società statunitensi sono allarmati da alcune disposizioni della legge, comprese le misure volte a vietare la collaborazione con i cittadini russi o le aziende colpite dalle sanzioni in tutto il mondo, così come l'eventuale obbligo di comunicare informazioni ritenute segrete.
Il rappresentante della Exxon Alan Jeffers ha dichiarato che la società non ha nessuna posizione particolare sulle sanzioni, tuttavia ha fatto sapere ai membri del Congresso che "potrebbe mettere le società statunitensi in una posizione di svantaggio rispetto alle imprese non americane."
In precedenza il Senato aveva approvato il disegno di legge che prevede nuove sanzioni contro la Russia e l'Iran. Al momento il documento non è ancora stato votato dalla Camera dei Rappresentanti e non è stato firmato dal presidente degli Stati Uniti. Il segretario di Stato Rex Tillerson aveva dichiarato in precedenza che le sanzioni previste dal disegno di legge priverebbero l'amministrazione americana della necessaria flessibilità nell'approccio diplomatico con Mosca.