Lo ha detto in un'intervista alla radio Baltkom l'ex ministro degli esteri Janis Yurkans, commentando la sparatoria a Parigi.
"Le guerre, in cui è coinvolta anche la Lettonia, in Iran, l'Afghanistan, la Siria, sono altrettanto terrificanti. Noi, l'Occidente, abbiamo generato il terrorismo. Abbiamo iniziato la guerra in Siria, abbiamo distrutto l'Iraq. I militari, fuggiti dall'Iraq, si sono organizzati nell'IS e hanno annunciato una guerra santa. Noi lo chiamiamo terrorismo, loro guerra di liberazione: andate fuori dalle nostre terre, smettete di prendere il nostro petrolio, andate via. Fateci essere padroni della nostra terra. Abbiamo promosso l'omicidio del leader libico Muammar Gheddafi. Con lui in Libia c'era istruzione gratuita, i bambini andavano a scuola. Che c'è ora? La devastazione. Iniziamo guerre che non sappiamo finire" ha detto il politico, secondo cui la ricetta della lotta al terrorismo è semplice: non cominciare le guerre.
"Sono stato di recente a Londra e lì ho parlato con uno islamico. Mi ha detto: "Hai distrutto la mia casa, bruciato i miei ulivi, rubato la mia terra, hai ucciso i miei cari, mi hai tolto il lavoro. Hai rovinato il mio paese, umiliato il mio popolo. Sì, tu mi permetti di vivere nel tuo paese, ma non mi dai le opportunità che hai tu. E tu mi hai imposto il tuo stile di vita". I giornalisti chiedono spesso come fermare il terrore. La mia risposta è facile smettere di prendervi parte" ha detto Janis Yurkans. Il 20 aprile c'è stata una sparatoria a Parigi, a seguito della quale è stato ucciso un poliziotto e il suo collega è stato ferito. Lo Stato Islamico ha rivendicato l'attacco.