L'Unione Europea teme la crescita dell'influenza russa in Serbia

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Il rafforzamento dell'influenza russa in Serbia è motivo di seria preoccupazione, ritiene politico tedesco David McAllister, capo del comitato del Parlamento europeo per la politica estera.

Lo ha dichiarato in un'intervista al Die Welt: "Mosca sta cercando di avere un grande impatto sui media, una parte dei politici, ma anche sulla società civile in Serbia" ha detto il politico, aggiungendo che Bruxelles lo nota con "grave preoccupazione". La Serbia percepisce la Russia come il suo più grande alleato, si lamenta di McAllister. Per l'Unione Europea questo può solo significare solo che il coinvolgimento dell'Unione in Serbia, nella politica e nella vita sociale, deve crescere. 

I negoziati di adesione della Serbia all'Unione Europea hanno avuto inizio nel 2012, mentre nel 2014 il paese ha firmato un accordo di partnership strategica con Mosca. Due settimane fa a Belgrado è arrivato il capo della diplomazia europea, Federica Mogherini, che ha personalmente assistito al sentimento filo-russo in Serbia, osserva Die Welt.

I rappresentanti dell'Unione sono stati accolti dal grido: "Serbia, Russia, non ci serve l'Unione Europea!" e i manifesti "Serbia, non fidarti di Bruxelles". McAllister ha sottolineato che "la tensione sale" in molti paesi dei Balcani occidentali.

"I Balcani sono una regione ad alto rischio di tensione, in cui, nel prossimo futuro, a causa di azioni irresponsabili, possono, con nuova forza, scoppiare conflitti, da tempo considerati risolti" ha spiegato McAllister.

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