"Siamo ben consapevoli che la sua presenza sulla Piazza Rossa non ha niente a che fare con la tradizione cristiana. Ma possiamo anteporre la questione della sepoltura davanti alla cessazione della campagna di decomunistizzazione e desovietizzazione dello spazio post-sovietico", ha detto Shchipkov.
Egli ha sottolineato la necessità di adottare una moratoria temporanea alla guerra contro i simboli politici in Russia di qualsiasi origine.
"Questo non significa che alle vie delle città non devono essere restituiti i nomi originali. Ciò è necessario, ma solo per ragioni storiche e non politiche", ha spiegato.